Lo chiamavano esame di maturità

18 giugno 2008

E’ iniziato oggi l’esame di Stato dei vostri compagni di quinta. Vi sembrerà un appuntamento ancora molto lontano ma in realtà, tra un attimo, toccherà a voi. Tra le tante tracce, quella di ordine generale, si presta a una delle nostre discussioni:

Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti che ritieni più significativi.

Non vi fate spaventare dalla lunghezza del testo, provate a leggere con attenzione e a pensarci un po’. Certo per voi “la comunicazione di ieri” è solo un “sentito dire”. Lettere, attese, incontri forse li avete visti solo nei film. Ma potremmo parlare dei pro e dei contro di questo nuovo mondo fatto di MSN, chat, messaggini, che ne dite?

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