Immersa nella correzione dei compiti alzo la testa per segnalarvi questa lettura, tratta dalla traccia d’esame “La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte”. Per chi non lo conoscesse è un bel racconto che aiuta a pensare. Della serie: tutto dipende dal punto di vista. 😕
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.”
F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
come diceva, tutto dipende dal punto di vista…ma restano comunque orribili certi fatti che accadono al giorno d’oggi, e nessuno se ne prende la responsabilità.