Gli ostacoli per i disabili

Stiamo leggendo gli articoli della Costituzione. Approfondendo l’art. 3, comma 2, abbiamo fatto una riflessione sulle disuguaglianze di fatto e sulla necessità che la Repubblica intervenga ad eliminare gli ostacoli che impediscono la libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Tra questi ostacoli ci sono le barriere architettoniche . Vi segnalo così questo articolo del sabato sera on line che segnala le barriere che sono presenti a Faenza. In realtà l’articolo risale ad un anno e mezzo fa. Spero qualcosa sia cambiato. Leggetelo e fatemi sapere se ci sono stati dei miglioramenti. 

Avevate mai pensato che una scala può essere un ostacolo insormontabile? Che un gradino può significare essere tagliati fuori da un servizio essenziale?

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6 Responses to Gli ostacoli per i disabili

  1. antgri ha detto:

    senza considerar ele barriere che ci son oin Rete, nonostante una legge del 2004 che equipara le barriere architettoniche a quelle di accessibilità alle informazioni istituzionali nella Rete.
    Regolarmente viene evasa e…nessuna penale per chi non la applica…

  2. barbara2cerica ha detto:

    Salve prof!!!!
    Io siceramente non avevo mai pensato alle scale, ai gradini, alle cabine telefoniche molto strette ecc… ma quando ne abbiamo parlato in classe pensandoci e riflettendoci bene sopra è vero… le persone disabili hanno effettivamente dei problemi… vivono nella città in un altro modo e devono sempre essere pronti ad aspettarsi degli ostacoli che non li permette di raggiungere la loro meta…
    Bè, è ora di darsi da fare al più presto…

  3. marty2ce ha detto:

    ciao prof! purtroppo loro sono x noi inesistenti..nn ci ricordiamo mai che esistono, ciò che è meglio per loro, ciò che può rendere difficile la loro esistenza, proprio ce ne freghiamo altamente!infatti piano piano si progredisce, nel senso che alcune barriere vengono abbattute, ma molto lentamente!e come ha detto lei, ognuno di noi deve darsi da fare nel suo piccolo..

  4. soniaaaaaaaaaa ha detto:

    non ci avevo mai fatto caso..ma leggendo l’articolo e pensando a quello che ci ha detto lei..penso che sia davvero dura essere un disabile che solo per fare le cose piu semplici e che a noi sembrano la normalità, ha dei grossissimi problemi..
    in più se ci si mettono anche gli ostacoli della città.. allora un disabile non non potrà mai ccercare di avere una vita al pari della nostra.. ..
    Almeno la città di Faenza, e tutte le altre città, dovrebbero iniziare con calma a cercare di facilitare i percorsi dei disabili…
    ma prima di tutto dobbiamo cercare di impegnarci noi per primi..

    Sonia 2be

  5. bluesnaky ha detto:

    Mi chiedo come facessero i disabili prima che fossero introdotte queste ‘facilitazioni’, seppure ancora insufficienti..
    non c’erano disabili? essi venivano tagliati fuori e semplicemente ignorati?
    mm.. sono d’accordo ovviamente sul fatto che il comune ma anche solo noi per primi dovremmo cercare di favorire queste facilitazioni…ma farlo DAVVERO.
    non della serie che oggi ne discutiamo qui poi domani si parcheggia nel posto auto dei disabili, o si mettono bici e moto nei passaggi che permettono di collegare marciapiedi..
    secondo me evitare di essere ipocriti, oltre ad essere attenti ai disabili, è molto importante.

  6. carlimoretti ha detto:

    E’ proprio così: per molto tempo i diritti dei disabili sono stati assolutamente ignorati. Un po’ come se si dicesse “fatti vostri”. Ci sono volute delle vere e proprie battaglie da parte loro per ottenere il riconoscimento di qualche diritto, ma come avrai letto nell’articolo siamo ancora indietro. Anche vivere a Faenza non è certo facile per chi non cammina.

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