Mai più happy housewives

In alcune classi stiamo affrontando il problema delle discriminazioni tra uomini e donne. Discriminazioni che nel nostro paese, ancora oggi, sono molto forti e diffuse. 

Volevo allora segnalare alla vostra attenzione questa notizia: l’europarlamentare svedese Eva Britt ha proposto un rapporto (per ora non ancora obbligatorio negli stati U.E.) che propone l’eliminazione dalla pubblicità di tutti gli stereotipi di genere. Basta quindi con le donne tutte casa e famiglia, sempre belle e sorridenti, felici di fare il bucato, che amano lavatrici e lavastoviglie. E basta anche con gli uomini giovani, forti e macho alla guida di potenti auto. 

La pubblicità, afferma il rapporto, ha un grande ruolo: è fatta per influenzare gli individui. E questi spot sono negativi sopratutto perché influenzano i giovani che dalla Tv prendono tutto, modelli di comportamento compresi. 

Secondo voi il problema esiste oppure oggi non esistono più discriminazioni tra uomini e donne? La pubblicità ha un ruolo così forte nell’influenzare i nostri modelli di comportamento? Il cambiamento degli spot potrebbe produrre qualche effetto nelle nostre vite?  

Pubblicità

2 Responses to Mai più happy housewives

  1. bluesnaky ha detto:

    secondo me è vero che c’è discriminazione a volte. Magari è fatta senza intenzione, ma non credo. I pubblicitari fanno tutto per un motivo ben preciso, e oggi le donne non sono solo casalinghe. Donne d’affari, insegnanti, impiegate ecc ecc. Ognitanto nelle pubblicità dovrebbero metterci un marito che spazza per terra e sì, secondo me cambierebbe qualcosa nelle mentalità.

    Non so per quale mentalità strana, ma la pubblicità sembra una ‘realtà’ descritta sullo schermo. Se dunque i raagzzi vedessero da piccoli uomin ie donne sullo stesso piano ne sarebbero influenzati, ma almeno sarebbe un’influenza positiva.

    Poi non so, molti dicono : no io non mi ispiro alla tv, ma a volte sappiamo davvero quell oche il nostro inconscio assorbe? quando la donna cucina la cena pur essendo stata anche lei a lavoro tutto il giorno, e l’uomo sta sul divano con la birra in mano.. possiamo davvero dire di essere uguali?
    credo di no, credo che la strada sia lunga. Ma prima di tutto devono cambiare le DONNE. devono smetterla di accontentarsi di avere una condizione sottoposta, fare sì sacrifici per la famiglia com’è giusto che tutti facciano ma vivere una vita di parità.
    credo che quando davvero le donne dimostreranno di volere fortemente di volere la parità, riusciranno a conquistarla.

    • carlimoretti ha detto:

      La strada delle donne è ancora lunga e faticosa. Anche quando un uomo in casa fa qualcosa è sempre visto come uno che “aiuta” la donna e che sta quindi facendo qualcosa che non gli compete.
      Come sono i vostri babbi? E i vostri fratelli?

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