Sono giorni che non faccio che guardare le immagini del terremoto ad Haiti. Perché la natura può essere così feroce e crudele?
Ci sono 1.500.000 persone senza tetto e 2.000.000 che hanno bisogno di aiuti.
Facciamo qualcosa. Non dimentichiamoli.
Sono giorni che non faccio che guardare le immagini del terremoto ad Haiti. Perché la natura può essere così feroce e crudele?
Ci sono 1.500.000 persone senza tetto e 2.000.000 che hanno bisogno di aiuti.
Facciamo qualcosa. Non dimentichiamoli.
This entry was posted on domenica, 17 gennaio 2010 at 14:44 and is filed under attualità, news. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
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Molte volte me lo chiedo pure io, il motivo, ma non trovo la risposta.
Ho letto sul Resto del Carlino di giovedì scorso che però era stato allertato il terremoto ad Haiti già nel 2007 e nn si è fatto niente per essere almeno un po’ più preparati di come è successo.
Forse non è poi tutta colpa solo della natura, ma anche dell’uomo.
Però penso che in questo momento non si debba denunciare nessuno, ma bisogna impegnarsi come nazione a stare accanto a queste persone.
Per “prepararsi” ad un evento del genere bisognerebbe avere molte risorse da impiegare nella costruzione di infrastrutture ben fatte. Purtroppo siamo di fronte ad un paese poverissimo che non ha certo la possibilità di fronteggiare in anticipo catastrofi così drammatiche.
Anche io sono rimasto senza parole vedendo questo disastro, ma putroppo la natura è cosi: buona ma anche feroce.
Il mio pensiero va alla popolazione perchè possa resistere e trovare la forza di andare avanti e per quelle persone che sono intrappolate sotto le macerie, perchè si possano salvare da questo disastro.
sisi prof, ma io non voglio mica dire, per carità anche io sono rimasta sbalordita e frustrata allo stesso tempo.
Lo so Silvia, non ne dubito 🙂
Quando si sentono questi fatti di cronaca io rimango spiazzata. Era già una nazione dove molte persone lottavano tutti giorni tra la vita e la morte. Mi chiedo solo come facciano ad andare avanti. Molti avranno perso tutto: la casa, i parenti, gli amici…E’ una vera tragedia.
Anche a io davanti a queste tragedie resto molto male perchè bisogna pensare a quei poveri ragazzi anche nostri coetanei…che si trovano da un giorno all’altro senza casa, famiglia e amici e pure i vestiti da mettersi il mattino seguente…è una cosa impensabile per noi!!! Mi ha colpito molto come le persone si siano impegnate anche con le macerie per le strade a voler ricominciare…a voler riavere la vita che un terremoto gli ha tolto…e voler mettere a posto la città in cui una volta c’era la tua casa…prima del disastro…e come le persone anche dopo tanto tempo scavano a mani nude nella speranza di un miracolo secondo me però fanno la cosa giusta la cosa più importante in questi momenti è rimboccarsi le maniche…bisogna reagire!!! Questo avvenimento mi ha fatto molto riflettere anche sulla nostra vita, perchè noi sperperiamo denaro e cibo mentre loro in questo momento fanno la “lotta” per un pezzetto di pane e ad ogni giorno storto ci rattristiamo ma dovremmo ringraziare che almeno abbiamo una casa, una famiglia che al ritorno da scuola ci accoglie e ci chiede com’è andata, dei vestiti e il cibo cosa che loro hanno perso in pochissimi minuti…è una cosa orribileeee!!!! E’ un argomento agghiacciante ma secondo me tutti dovrebbero almeno un pò rifletterci sopra…!!!!
La natura fa brutti scherzi ma non la possiamo certo cambiare. Fin da subito,ogni paese si deve impegnare a non costruire città sulle faglie molto pericolose perchè è una catastrofe ogni volta che tira un terremoto.
Sono davvero sconvolta,non so cosa dire e come aiutarli, anche se in casa si parla spesso di adottare un bimbo haitiano e di aiutarlo con qualche soldo.
MI fa male dirlo ma ogni volta che la natura compie simili tragedie, arrivo al punto di chiedermi:”ma Dio esiste?”.
Posso capirti anche io a volte mi pongo questa domanda…poi però vedo le cose belle che ho intorno, i miei amici la mia casa le mie cose…e quindi devo ringraziare di tutto…secondo me la fede è proprio questo, cioè…dubbio…metterla molte volte in discussione ma poi rendersi conto che abbiamo tanto intorno a noi…e le cose brutte che ci accadono secondo me ci fanno crescere molto e bisogna guardare i lati positivi anche se nella tragedia di haiti di lati positivi non ce ne sono…posso dire solo una cosa…MI DISPIACE UN SACCOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Noi ora siamo qui a dubitare, quando nei volti delle persone di Haiti c’è solo tristezza, ma quella tristezza che ti rende più forte, quella tristezza che ti aiuta a combattere. Haiti non è mai stato un paese ricco, però sono ricchi di fiducia di speranze e in tutte le interviste fatte alla Tv nessuno si lamenta anzi erano tutti messaggi d’amore e di ringraziamenti per poter vivere dopo tutto. In ogni tragedia, torri gemelle, terremoto Abruzzo, terremoto Haiti, Tsunami, i messaggi che uscivano dalle bocche dei colpiti erano tutti messaggi d’amore. Forse quelli che si sono lamentati di più siamo stati noi italiani, perchè abbiamo tutto e viviamo nella certezza che tutto sia ai nostri piedi ma non è così anzi. Comunque sia penso che la natura sia una forza impossibile da combattere, certo un po’ di prevenzione non fa mai male, ma non penso che sarebbe cambiato molto. In tutto questo però trovo la forza di sorridere, ho sentito che una bambina di 23 giorni è sopravvissuta, ho sentito che una mamma sotto le macerie ha partorito e quindi forse Dio esiste. Ma ci deve anche far crescere e con queste catastrofi ci fa riflettere ma se cominciamo a dubitare, non sò più cosa pensare.
già sissi…hai proprio ragione!!!!!!