non sono tutti uguali

15 Responses to non sono tutti uguali

  1. marty95 ha detto:

    bellissimo video…sono d’accordissimo con lei ci sono molti pregiudizi in italia e in tutto il mondo…ma confrontandomi con i miei nonni ho capito che è impossibile far cambiare opinione alle persone anziane…infatti loro hanno molti pregiudizi sugli stranieri perchè sono stati abituati così…io ritengo che pochi ragazzi giovani ora sono razzisti anche perchè ormai è frequente trovare stranieri in classe o sul posto di lavoro e io da esperienze personali ho trovato stranieri molto più simpatici e perbene di alcuni italiani!!!

    • carlimoretti ha detto:

      Che bello sentire queste parole :))))
      Sai, anch’io ho esattamente la stessa impressione ma non avevo il “coraggio” di dirlo. A differenza di qualche anno fa infatti ho l’impressione che le nuove generazioni siano più aperte e disponibili alla relazione con gli stranieri. Sono sicura che questa convivenza a scuola permetterà alle persone di creare dei legami dimenticando colori e origini nazionali.
      Grazie Martina 😀

  2. Giulia ha detto:

    Prof alla fine il discorso che torna è sempre quello .. noi diamo ospitalità a stranieri, loro però devono rispettare le leggi. Sono d’accordo anche io che ci sono molti pregiudizi, che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, però questi pregiudizi si vengono a creare dopo una serie di episodi avvenuti..
    Io sono una persona che non giudica la gente in base alla provenienza, perchè ho amici stranierti e sono le persone più buone di questo mondo, riguardo ad altri però npon riesco a dire così ..
    a domaniii prof, e sia buona con l’interrogazione! 😛

    Giulia G. 2^B Erica

  3. M4steros ha detto:

    A mio giudizio i giudizi rovinano come sempre tutto.

    Purtroppo è facile sentire di persone straniere,trattate male perchè si dice che loro sanno solo rubare,stuprano,uccidono…

    Però non pensiamo che quando noi andiamo da loro,siamo tutti mafiosi davanti ai loro occhi e non ci si può fidare.

    I pre-giudizi creano delle forti “ostilità” tra etnie,se così vogliamo dire.

    Se un marocchino o un albanese vengono i Italia per lavorare onestamente,faticano molto di più di una americano,di un inglese…perchè questo?

    Perchè la cronaca ci parla di marocchini e albanesi che commettono reati e noi dipingiamo tutti così.

  4. Alberto B. ha detto:

    Invece io ritorno a dire che questi giudizi sono solo frutto dei comportamenti di quelle persone. Sono convinto anche io che un 2% dei rom lavori, studi, sia una persone civile ma le restanti?
    Una o due settimane fa è successo un altro espisodio nelle Marche dove un ragazzo è stato ucciso.
    Purtroppo è una loro mentalità di come si comportano, per loro rubare è normale, per loro girare con armi è normale…se non si indirizzano da piccoli condurranno sempre una vita così. Non uso mai il criterio di pregiudizio ma ben sì di giudizio dopo ciò che accade, è la solita storia se uno cerca di integrarsi ok, ma tutto ha un limite.

    • carlimoretti ha detto:

      Nessuno nega che esistano dei criminali. Nessuno nega che esistano persone pericolose. Nessuno nega il diritto di difenderci e di avere paura. Ma vorrei evitare di etichettare le persone per l’appartenenza ad un’etnia. Se anche solo lo 0,000000001% dei rom fosse onesto io credo dovremmo proteggere quella persona. Perché nessuno deve essere condannato per le colpe di un altro. Perché nessuno può essere condannato per l’appartenenza ad un gruppo etnico, religioso, politico ecc… E’ già successo. Non deve succedere più.

  5. ste91 ha detto:

    Proprio stamattina ho fatto un tema su immigrazione ed emigrazione e nella traccia c’era questo spunto molto interessante:

    “Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane.”

    […]

    “Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.”

    […]

    “Dicono che siano dediti al furto e,se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici, ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere.”

    Recente articolo di cronaca? Comunicato della Lega Nord o di qualche altro movimento razzista?
    No, semplicemente alcuni pezzi di una relazione del Congresso americano sugli IMMIGRATI ITALIANI del 1919.
    Interessante vero? Vecchio di novant’anni ma ancora molto molto attuale.
    Questo era quello che pensavano gli americani quando i clandestini, i violenti, i “diversi” eravamo noi, quando eravamo noi ad avere bisogno e non dovremmo dimenticarcelo quando parliamo dell’attuale immigrazione in Italia.
    Purtroppo il nostro è un paese senza memoria ed è proprio per questo che penso che la Scuola, con la S maiuscola, oltre che ad istruire serva anche a formare dei cittadini consapevoli del passato senza preconcetti o pregiudizi.

    Poi se ne può parlare, ci sono vantaggi e svantaggi, potremmo stare a discutere per ore, potrei citare una grande quantità di indagini che dimostrano come gli immigrati siano fondamentali per l’economia italiana e di come non sia vero che gli immigrati sono tutti delinquenti, ma con i paraocchi dei pregiudizi non si va da nessuna parte.

  6. medri95 ha detto:

    Ha proprio ragione prof…ma secondo me sarebbe anche giusto che al primo sgarro di una persona venisse rimandato/a al proprio paese e non mandato nelle nostre prigioni…sarebbe già una bella punizione rimandarlo a casa…e sottolineo…SOLO QUELLI CHE COMMETTONO REATI…gli altri secondo me non danno nemmeno troppo fastidio anzi svolgono lavori che ormai gli Italiani non svolgono più…!!! senza di loro secondo me l’economia 1 pò cadrebbe…bisogna riflettere prima di dire: mandiamoli via!!!

  7. Alberto B. ha detto:

    Ste91…il popolo italiano è anche molto simpatico perchè fa riferimento sempre e solo a 2-3 avvenimenti che fanno comodo ricordare. Ma vorrei ben rendere noto che noi là non eravamo trattati nella maniera che ora noi trattiamo gli immigrati. Inoltre non capisco perchè bisogna sempre deviare il discorso con episodi che non c’entrano con il titolo e soprattutto che risalgono ad ormai 100 anni fa; proprio oggi, come hai iniziato tu, ho incontrato una signora che è stata derubata da uno di loro (pura casualità? può darsi), in ogni caso se molta gente ha timore verso certe persone non è assolutamente per questioni razziali ma ben si per quello che vede o subisce. Se uno si documentasse un pochetto saprebbe che molti dei rom raggiungono l’Italia perchè neanche nei loro Paesi sono accetti per quello che fanno, quindi non diciamo che siamo solo noi che abbiamo questi pensieri. Conculdo dicendo l’Italia fra tutti i Paesi è uno dei più buonisti e penso si stia vedendo, tutti cercano di aiutare quelle persone ma se non sanno integrarsi non mi sembra giusto che noi dobbiamo farlo con loro; per fare ciò basta rispettare le leggi del nostro Paese.

    • ste91 ha detto:

      @ Alberto, dunque…

      “…noi là eravamo trattati nella maniera che ora noi trattiamo gli immigrati.”

      “…episodi che risalgono ad ormai 100 anni fa;”

      Vedi Alberto è proprio per questo che ritengo che l’insegnamento della Storia e la formazione della persona da parte della Scuola sia fondamentale: la storia non è solo una cosa vecchia, ammuffita e impolverata, ma un’importante lezione di vita, per non ripetere gli errori del passato.

      “…uno di loro…”;
      “…certe persone…”;
      “…molti dei rom…”

      La generalizzazione non porta proprio da nessuna parte: come diceva la prof. in precedenza e come ho scritto io stesso nel mio primo commento è intollerabile etichettare le persone per categorie di appartenenza e questi pregiudizi non fanno altro che alzare dei muri tra “noi” e “loro”.
      A me per esempio da molto fastidio quando all’estero ci etichettano come mafiosi, casinari, bamboccioni, pizza e mandolino…

      “…non diciamo che siamo solo noi che abbiamo questi pensieri.”

      No, non l’ho mai detto e non lo dico e sostengo da tempo come l’Italia debba farsi promotrice di un’azione europea di integrazione dei nuovi arrivati, ma penso anche che fino a quando ciò non avverrà l’Italia abbia il dovere morale di fare tutto il possibile per aiutare chi ha bisogno e ha rischiato la vita per raggiungere la sua “terra promessa”, anche solo per il suo già citato passato.

      “l’Italia fra tutti i paesi è uno dei più buonisti”

      Questo è il colmo: un influente partito di governo, la Lega Nord, ha costruito le sue fortune politiche ed elettorali giocando sulla paura del “diverso” e sull’emergenza della criminalità; alcuni Ministri della Repubblica sono dichiaratamente contro l’immigrazione; il Ministro dell’Interno l’On. Maroni Roberto, ha attuato, con il plauso dell’intera maggioranza, una politica di respingimenti dei barconi di immigrati provenienti dalla Libia senza nemmeno verificare se sussistessero le condizioni per la richiesta del diritto d’asilo; il Parlamento italiano ha istituito il reato di immigrazione clandestina e ha aumentato i giorni di permanenza dei clandestini in quei gironi danteschi degni delle prigioni del terzo mondo che sono i Centri di Permanenza Temporanea (CPT); la stragrande maggioranza dei telegiornali nazionali e molti quotidiani mettono deliberatamente in rilievo le notizie di reati compiuti da “stranieri” piuttosto che quelli compiuti da italiani creando un clima di odio e di insicurezza nella popolazione; se vuoi continuo…
      E l’Italia sarebbe un paese buonista? Ma per favore…è una vergogna!!!

      “…tutti cercano di aiutare quelle persone, ma se non sanno integrarsi…”

      Primo: non è vero che tutti cercano di aiutarli.
      Secondo: pensi che siano contenti di vivere in questa condizione di emarginazione? Non pensi che siamo noi a dover cercare di fare qualcosa di più per favorire l’integrazione? Prova a metterti nei loro panni: arrivi da un paese poverissimo, non sai una parola della nuova lingua, non hai una casa, un lavoro, qualcuno su cui fare affidamento… non credi che avresti anche tu bisogno di un pò di aiuto?

  8. Alberto B. ha detto:

    Assolutamente sì, la storia è necessaria ma sarebbe interessante non intralciare troppo gli avvenimenti del passato con il presente. Tu dici che generalizzare è il modo sbagliato per giudicare, però bisogna tener conto di quante persone si generalizzano, se si ha una percentuale del 5% è comprensibile (in ogni civiltà ci sono criminali) ma quando si arriva a percentuali sopraelevate direi che bisognerebbe iniziare a pensare che non è più questione di “certe persone, uno, ecc.”. Sinceramente preferisco essere etichettato con aggettivi del genere che commettere illeciti.
    Per quanto riguarda l’essere buonisti ti ripeto di sì, basta leggere articoli dei Paesi esteri; pochi giorni fa è stato decretata una legge che vieta il Burka se lo indossi o paghi o vai dentro. In altri Paesi hanno intenzione di bloccare l’immigrazione, in Francia partiti di estrema destra si sono aggiudicati il 17 o il 19%, dati che fanno pensare; potrei citarti altri come Germania, Spagna ecc. In ogni caso non critico l’integrazione ben si il modo errato e così facendo la gente ha paura perchè non si sente sicura. Il fatto di Maroni che ha respinto UNA nave ha qualche valore simbolico con l’immigrazione? Direi di no. (Questo avveniva in Grecia, l’ONU ci ha richiamati solo a noi). Non voglio giustificare l’atto ma solamente far capire che oramai l’Italia sembra la casa di chi ci riesca ad arrivare, solamente che ormai è difficile mantenere tutti. Non penso sia bello vivere emarginati ma penso che anche loro istighino questo distacco tra etnie. Per il resto basta documentarsi meglio e vedrai che in fin dei conti non stanno poi male, te lo assicuro 😉 Ripeto se sempre più gente la pensa in una determinata maniera ci sarà un perchè.

    • carlimoretti ha detto:

      Su alcune riflessioni mi trovi d’accordo. E’ vero che il fallimento delle politiche d’integrazione è ormai un fenomeno trasversale in molti paesi d’Europa e si misura proprio dalle vittorie riportate dai partiti xenofobi. E’ un problema che deve far riflettere. E’ vero che la gente ha paura. E’ vero che la gente è stanca di promesse, di diritti sociali solo proclamati e in realtà negati per mancanza di risorse. Per questo forse cercano una causa, un colpevole. Forse però credono di averlo trovato nel posto sbagliato.

    • ste91 ha detto:

      Sul fallimento delle politiche sull’integrazione, ammesso che siano mai state attuate, siamo tutti d’accordo: l’attuale situazione non è bella e neanche sostenibile, ma addossare le colpe di questo fallimento agli immigrati è sinceramente ridicolo.
      Sul banco degli imputati ci dobbiamo andare tutti: istituzioni, mezzi di comunicazione e società civile, ma non gli immigrati come categoria, è assurdo.

      Capitolo Italia “buonista”. Non stiamo discutendo se l’Italia si più “cattiva” o no di altri paesi, stiamo discutendo se sia giusto o meno quello che sta facendo.
      Allora siccome mi hai chiesto di documentarmi meglio l’ho fatto e ho trovato l’ultimo Rapporto Annuale (maggio 2009) sulla situazione dei diritti umani in Italia di Amnesty International (non il primo che passa…) e leggendolo ne vien fuori una bocciatura completa e senza appello delle recenti politiche anti-immigrazione o “pro-sicurezza” del governo italiano, dai respingimenti alle ronde a Lampedusa.

      Questo è il link:
      http://www.amnesty.it/Rapporto-Annuale-2009/diritti-umani-in-Italia.html#1d471d

      E sui respingimenti: il Ministro Maroni non ha fatto respingere UNA sola imbarcazione di immigrati, ma si è trattato di respingimenti sistematici avvenuti per tutta l’estate scorsa e che molto probabilmente continueranno quest’anno, violando apertamente il diritto internazionale e le direttive dell’ONU, che ci ha giustamente richiamato.

      Anche su questo aspetto, se vuoi documentarti ti consiglio la puntata del programma di inchieste di Rai Tre, Presa diretta, dal titolo “Respinti” andata in onda il 6 settembre scorso.
      Fa impressione, credimi.

      http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d7bc61b1-21d5-4731-8032-2645b9d7d3e1.html?p=0

      Per concludere, sulla crescente insofferenza di molti italiani verso gli immigrati, inutile negarlo, io mi sono fatto un’idea molto precisa.
      Io penso che all’interno della categoria “immigrati” vi siano come in tutte le “categorie” dei delinquenti, ma, come in tutte le categorie non sono la maggioranza e ti sfido a dimostrare il contrario.
      Il problema è che alcune parti politiche e, soprattutto, le televisioni e i mass media ingigantiscono solo i crimini commessi dal “negro”, dall'”albanese”, dal “diverso”, fomentando la popolazione e creando questo clima di tensione e di insicurezza purtroppo molto diffusi e radicati tra gli italiani.

  9. Alberto B. ha detto:

    Certamente se qualcosa non funziona per il verso giusto è un fallimento politico interno perchè non si è capaci di gestire questo caos. In ogni caso i cittadini stranieri residenti in Italia sono 3.891.295. (un dato vecchio del 2009 perchè non trovo quello attuale, quindi ora anche di più), penso che la respinta di alcuni barconi sia meno significativo a confronto con quel numero. In base ai dati Istat, nel 2030 presumibilmente gli immigrati presenti in Italia saranno circa 8 milioni, con un incremento del 137% sul 2008. Il Nord-Ovest accrescerebbe i propri residenti stranieri del 154%, il Nord-Est del 152%, il Centro del 128% e il Mezzogiorno del 75%. Se oggi ci sono in media 6 stranieri ogni 100 italiani, nel 2030 ce ne saranno 14,9 (nel Settentrione il rapporto salirebbe a 22, mentre nel Mezzogiorno sarebbe di 3,8). Passando all’analisi delle fasce d’età, nel 2030 nel Nord ci sarebbe uno straniero ogni tre italiani sia tra i minorenni che tra i giovani adulti (18-34enni), mentre tra i 35-44enni il rapporto è di quattro a dieci. In base alle previsioni Istat l’immigrazione non sarebbe la soluzione al calo di natalità. Le proiezioni dimostrano come non sia sufficiente l’apporto straniero per annullare la caduta della natalità che passerebbe dalle 565mila unità (italiani e stranieri) del 2008 alle 515mila del 2030. L’immigrazione non sarà in grado di impedire neanche la crescita dell’indice di dipendenza degli anziani (ovvero del carico pensionistico e sanitario sul Pil). Con l’apporto degli immigrati il valore di tale indice aumenta pur sempre del 43% − da 30,4 anziani per ogni 100 residenti in età attiva nel 2008 a 46,3 nel 2030 −, là dove escludendo la componente straniera l’accrescimento sarebbe del 54% (da 32,4 a 49,8). Il problema sarà: tutt’ora che la percentuale è media e si fatica comunque a mantenere sia italiani che stranieri, con quelle cifre come si affronterà il problema? Non è la prima volta che avvengono sovversioni. Prendendo in considerazione il link, ricordo del fatto di Malta; innanzitutto è stata incolpata l’Italia quando si sapeva bene che quelle acque erano maltesi e quindi dovevano intervenire loro stessi, ma si sono rifiutati e quindi è intervenuta la marina italiana. Per quanto riguada Lampedusa, ci furono molte lamentele riguardo il comportamento avuto da parte degli immigrati, c’è anche un caso descritto; purtroppo qui ritorna l’aspetto del mal gestire il flusso. Dici anche l’ONU ci ha chiaramente richiamati, mi chiedo come mai sapendo di tutto lo schifo che avviene nei restanti Paesi non dice nulla? Solamente perchè come giustamente han detto in tv “l’Italia è un Paese bamboccione” si fa trascinare da tutto ormai, qualunque cosa gli si dica la fa e non come altri Paesi che prima cercano di risolvere i problemi da soli per come davvero li vivono.
    Inoltre mi chiedo come mai dopo aver ottenuto questi privilegi si destreggiano in furti, stupri, spaccio, crimini? Vero tu mi potrai ribadire che non sono tutti, ma come avevo già pubblicato un dato delle carceri sono in percentuale spaventosa. Il video che mi hai pubblicato è interessante, però spiega come avviene l’arrivo, la respinta, donne, bambini. Possibile che tutti debbano fuggire, o forse a malincuore dar ragione a Gheddafi è solo gente che ha fame? Quindi perchè non cercare di aiutare quella gente là anzichè portarli qua? Sì, c’è la dittatura, però dove era conveniente toglierla è stata tolta, quindi non penso sia impossibile lì. Un altro aspetto è l’odio che cercano di far aumentare verso di noi, a breve sperando di trovarlo ti pubblico un video dove un loro rappresentante parla ad un congresso, così vedi l’amore che invece loro hanno per noi, prima di dire che noi siamo cattivi nei loro confronti.
    Ci sono davvero tantissimi aspetti che si potrebbero trattare e rispondere ad ogni piccola frase di quel link/video è difficile, certo è che si è assai andati fuori dalla questione Rom, dove c’è solo una piccola parte che li cita, quindi ritornando è colpa degli Italiani se in ogni parte del mondo sono odiati per quello che fanno? http://www.youtube.com/watch?v=-2T_0HpWNJQ (Cosa credi che ai vertici stanno male?) questo è uno dei tantissimi esempi, potrei continuare con tanti altri. Quindi attenzione a dire gente che sta male; prima vediamo se davvero sta male oppure fa finta. Scuami se ho trattato molto saltuariamente i punti, se vuoi trattarne qualcuno in modo più specifico citamelo 🙂

  10. carlimoretti ha detto:

    Alcune osservazioni tra le tante.
    Il numero degli stranieri in Italia coincide oggi, più o meno, con gli italiani all’estero a conferma che il fenomeno delle immigrazioni e delle emigrazioni riguarda tutti. http://www.rapportoitalianinelmondo.it/down/2009_RIM%20_SchedaITA.pdf
    I dati riferiti al 2030 mi sembrano di fantapolitica. Chi può dire cosa succederà nei prossimi 20 anni quando l’attuale crisi economica non era prevedibile neppure un anno prima?
    Ultima considerazione: il filmato. La famiglia dei CASAMONICA è una famiglia ITALIANA.

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