Nel nostro paese è possibile adottare un bambino solo da parte di una coppia sposata. Il motivo prevalente è sempre stato quello di garantire al minore un nucleo familiare stabile, individuando nella presenza di un padre e una madre il presupposto più idoneo per occuparsi nel migliore dei modi di un bambino in condizioni di abbandono.
Una pronuncia della Corte di Cassazione di questi giorni sottolinea che i tempi sono cambiati e che oggi anche le persone senza un partner potrebbero adottare, con meno difficoltà, bambini rimasti soli o abbandonati.
Naturalmente per cambiare le regole occorrerà una nuova legge da parte del Parlamento.
Voi cosa ne pensate?
Posso comprendere che la vita possa purtroppo negare ad alcuni bambini la presenza di uno dei due genitori, con tutto quel che ne consegue sotto il profilo personale e sociale nella crescita e nella integrazione di un adolescente, ma che tale condanna possa essere inflitta per sentenza poi, questa è una aberrazione umana prima che giuridica.
Una follia indecente.
E soprattutto, pericolosa.
Una “follia indecente” mi sembra un’affermazione decisamente troppo forte 😦
Secondo me tutto dipende dalle alternative che questo bambino potrebbe avere nel suo futuro già incerto. Non dimentichiamo che parliamo di un bambino in stato di adottabilità, di un bambino abbandonato. Se per questo bambino l’alternativa è una famiglia non c’è dubbio che quest’ultima sarebbe la soluzione migliore. Ma se l’alternativa è un istituto o anche peggio, se pensiamo alle adozioni internazionali, forse non è poi una soluzione così “indecente”.
Secondo me alla fine la risposta è la stessa che si può dare alla proposta di adozioni per coppie omosessuali. Il problema più grande, in entrambi i casi, sta in come il bambino può crescere senza una figura materna o paterna; secondo me dipende tutto dall’amore e dall’educazione che un solo genitore, o che due genitori dello stesso sesso, può/possono dare al loro figlio. Se il bambino sarà cresciuto bene, anche con tutti gli sforzi e l’opinione di tutti contro, non vedo perchè farsi tanti problemi.
Il problema è che nessuno ha la sfera di cristallo e, siccome non si può prevedere quale sarà il risultato finale, si cerca di trovare la soluzione migliore. Il problema che sollevi tu è ancora più delicato, perché in questo caso il bambino è inevitabilmente sottoposto a dei giudizi sociali che potrebbero compromettere il suo equilibrio. Potrebbero… ma anche no.
Almeno noi che circondiamo il bambino dovremmo fare la nostra parte, farlo stare bene senza tirare fuori quei giudizi sociali e i pregiudizi. In fondo dovremmo fare così con tutti 🙂
Secondo me si dovrebbe fare anche perchè nel mondo il totale dei bambini rimasti orfani o abbandonati cresce sempre di più. Credo che se una persona chiede di poter adottare un bambino è perchè lo vuole veramente, ci tiene tanto, e se ne prenderebbe cura molto meglio che in certi istituti. Così il bambino avrebbe almeno una figura che lo rappresenta e che gli vuole bene.
Non bisogna credere che sia sempre così facile. A volte volere un bambino non significa essere veramente capaci di prendersene cura. Soprattutto prendersi cura di un bambino che ha sofferto. Per questo le procedure per l’adozione sono un po’ delicate e complesse. La speranza però è che il bambino riesca ad essere finalmente felice.
secondo me si…la mancanza di un genitore ovviamente si sentirà ma vogliamo metterlo a confronto con lo stare in un orfanotrofio???