This entry was posted on domenica, 11 novembre 2012 at 08:18 and is filed under scuola. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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Salve prof. ogni tanto anche se non lascio le tracce le vengo a fare visita, il suo blog è nella barra dei preferiti 😉
Ho trovato molto interessante questo video soprattutto per il modo di sottolineare cose a cui non avevo mai pensato. Quel ragazzo ha detto delle cose davvero interessanti.
Ciao Martina, stai bene? Mi fa piacere che sia piaciuto anche a te. Mi è sembrato veramente efficace proprio perché parla un ragazzo in prima persona. Con parole estremamente chiare, mette ben in evidenza errori comuni in cui tutti cadiamo spesso: insegnanti, genitori, compagni, amici. Assolutamente da non perdere anche per i dislessici. Passa parola 😉
Prof, io sto bene, quest’anno è dura però diciamo che tengo sempre in mente le sue parole di incoraggiamento e sono sempre utilissime per tirarmi su di morale 🙂
Si in alcune cose mi ritrovo anche io infatti quando l’ho visto mi sono subito immedesimata. E’ sicuramente un video che voglio far vedere ad un paio di amici e compagni di classe. Per fortuna che passo spesso dal suo blog. 😀 😀
Cara prof, sono la mamma di Simone, un ragazzo con DSA. Le scrivo intanto per ringraziarla per la creazione di questo sito che sta aiutando tanto Simone a studiare diritto e per la sensibilità che lei dimostra nei confronti degli argomenti educativi (non solo scolastici). Ho trovato il suo sito navigando una notte su internet, presa dalla disperazione per gli scarsi risultati che mio figlio otteneva in Diritto(e non solo). Simone frequenta la 1° superiore in un Ist. Tecnico-Biologico. Poi con lui abbiamo cominciato a studiare e i risultati sono lentamente venuti. Simone è stato bocciato lo scorso anno perchè catalogato come lavativo (addirittura un insegnante mi ha detto “poco intelligente”) poi finalmente la diagnosi di DSA. Le cose sono un pò migliorate ma le misure compensative sono ancora motivo di scontro con gli insegnanti. Spesso ricordo loro che è una legge che definisce questo diritto, oltre che la Costituzione. Comunque grazie di cuore per il prezioso materiale che ci fornisce. (alla Prof di Diritto non lo facciamo vedere perchè tanto dice che su internet c’è solo spazzatura) e per l’iniezione di fiducia che questo ragazzo ci ha dato.
Un caro saluto
Angela, mamma di Simone
Carissima, mi fa molto piacere che il mio materiale aiuti Simone. Il diritto rischia di rimanere una materia molto astratta se insegnata con i metodi tradizionali, e questo allontana definitivamente i ragazzi, in particolare (ma non solo) se hanno un disturbo specifico. Purtroppo per quanto le leggi esistano, la vera tutela di questi ragazzi è ancora molto lontana dall’essere realizzata concretamente. I docenti si dividono tra quelli “buoni” che, consapevoli dell’incapacità di insegnare nel modo giusto, “regalano” la sufficienza e quelli “cattivi” che credono sia loro dovere valutare “tutti allo stesso modo”. La strada è lunga e il ruolo delle famiglie è fondamentale: non si stanchi di incoraggiare suo figlio e lo aiuti giorno per giorno, nella speranza di avviarlo all’utilizzo di strumenti compensativi che possano piano piano essere gestititi da lui autonomamente.
Anche filmati come quelli sopra possono certamente aiutare Simone a riconoscersi assolutamente più che normale. Un abbraccio
Salve prof. ogni tanto anche se non lascio le tracce le vengo a fare visita, il suo blog è nella barra dei preferiti 😉
Ho trovato molto interessante questo video soprattutto per il modo di sottolineare cose a cui non avevo mai pensato. Quel ragazzo ha detto delle cose davvero interessanti.
Ciao Martina, stai bene? Mi fa piacere che sia piaciuto anche a te. Mi è sembrato veramente efficace proprio perché parla un ragazzo in prima persona. Con parole estremamente chiare, mette ben in evidenza errori comuni in cui tutti cadiamo spesso: insegnanti, genitori, compagni, amici. Assolutamente da non perdere anche per i dislessici. Passa parola 😉
Prof, io sto bene, quest’anno è dura però diciamo che tengo sempre in mente le sue parole di incoraggiamento e sono sempre utilissime per tirarmi su di morale 🙂
Si in alcune cose mi ritrovo anche io infatti quando l’ho visto mi sono subito immedesimata. E’ sicuramente un video che voglio far vedere ad un paio di amici e compagni di classe. Per fortuna che passo spesso dal suo blog. 😀 😀
Cara prof, sono la mamma di Simone, un ragazzo con DSA. Le scrivo intanto per ringraziarla per la creazione di questo sito che sta aiutando tanto Simone a studiare diritto e per la sensibilità che lei dimostra nei confronti degli argomenti educativi (non solo scolastici). Ho trovato il suo sito navigando una notte su internet, presa dalla disperazione per gli scarsi risultati che mio figlio otteneva in Diritto(e non solo). Simone frequenta la 1° superiore in un Ist. Tecnico-Biologico. Poi con lui abbiamo cominciato a studiare e i risultati sono lentamente venuti. Simone è stato bocciato lo scorso anno perchè catalogato come lavativo (addirittura un insegnante mi ha detto “poco intelligente”) poi finalmente la diagnosi di DSA. Le cose sono un pò migliorate ma le misure compensative sono ancora motivo di scontro con gli insegnanti. Spesso ricordo loro che è una legge che definisce questo diritto, oltre che la Costituzione. Comunque grazie di cuore per il prezioso materiale che ci fornisce. (alla Prof di Diritto non lo facciamo vedere perchè tanto dice che su internet c’è solo spazzatura) e per l’iniezione di fiducia che questo ragazzo ci ha dato.
Un caro saluto
Angela, mamma di Simone
Carissima, mi fa molto piacere che il mio materiale aiuti Simone. Il diritto rischia di rimanere una materia molto astratta se insegnata con i metodi tradizionali, e questo allontana definitivamente i ragazzi, in particolare (ma non solo) se hanno un disturbo specifico. Purtroppo per quanto le leggi esistano, la vera tutela di questi ragazzi è ancora molto lontana dall’essere realizzata concretamente. I docenti si dividono tra quelli “buoni” che, consapevoli dell’incapacità di insegnare nel modo giusto, “regalano” la sufficienza e quelli “cattivi” che credono sia loro dovere valutare “tutti allo stesso modo”. La strada è lunga e il ruolo delle famiglie è fondamentale: non si stanchi di incoraggiare suo figlio e lo aiuti giorno per giorno, nella speranza di avviarlo all’utilizzo di strumenti compensativi che possano piano piano essere gestititi da lui autonomamente.
Anche filmati come quelli sopra possono certamente aiutare Simone a riconoscersi assolutamente più che normale. Un abbraccio