La scuola ai tempi del coronavirus

7 marzo 2020

Sento da tutte le parti racconti di professori bravissimi che utilizzano tutte le tecnologie più innovative per spiegare da casa i loro argomenti. Altri sono bravissimi nel fare video lezioni e assicurano di garantire gli stessi servizi agli studenti.

Io invece sono tristissima. Mi manca la scuola, mi mancano i ragazzi, mi mancano le loro risate, le loro domande, la quotidianità delle nostre lezioni.

Anche per i ragazzi credo sia così. La prima settimana hanno festeggiato, la seconda se ne sono fatti una ragione, ma ora cominciano a sentire la pressione dei nostri insegnamenti a distanza. Tutti i giorni sul registro elettronico trovano nuovi compiti, video da ascoltare e studiare, appuntamenti per incontri  delle video lezioni. Sono stressati, sfiniti e probabilmente stanno pensando che sarebbe meglio, piuttosto che studiare tutto, rompere i telefoni per liberarsi degli insegnanti che li perseguitano.

Forse stiamo esagerando tutti.

Io credo che dovremmo agire con l’ottica del “contenimento del danno”: facciamo fare ai ragazzi il minimo indispensabile ma diamo loro il tempo per capire, per approfondire, per leggere. Indichiamo loro qualche bel film da vedere, qualche libro. Proviamo a farli riflettere sulla quantità di informazioni che girano in questo momento, aiutiamoli a identificare le continue fake che girano e a riconoscere le notizie attendibili. Infine potremmo anche cogliere l’occasione per aiutare i ragazzi a riflettere su cosa significhi “interesse pubblico” come interesse di una comunità che si ritrova unita a combattere contro un pericolo comune e su come ognuno di loro potrebbe fare la sua parte, stando attenti a ridurre i contatti, andando a fare la spesa per i nonni, facendo giocare il fratellino che si annoia.

Torneremo a scuola e sarà tutto come prima, ma magari potrebbe essere anche meglio di prima.

p.s. non dubitate che presto pubblicherò i soliti materiali 😉

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CI SONO!

10 ottobre 2019

Eccomi qua.

Lo so, avete pensato che il blog fosse sparito per sempre.

In effetti avevo deciso di chiuderlo.

Negli ultimi anni ci lavoro poco, poco rispetto a come vorrei. Avrei voluto che questo spazio crescesse, che diventasse uno spazio di condivisione di esperienze didattiche, oppure uno spazio in cui gli studenti avrebbero potuto confrontarsi liberamente su questioni giuridiche e non.

Invece, rispetto ai primi anni in cui arricchivo le pagine con tante spiegazioni anche legate all’attualità oppure stimolavo discussioni sul mondo della scuola, ormai il blog era diventato ormai solo uno spazio di condivisione di materiali.

Mi sembrava inutile.

Invece questi giorni ricevuto molte richieste, da colleghi, studenti, genitori di ragazzi con dsa, che erano dispiaciuti di non trovare più le mie pagine, perché avevano trovavano molto utile il mio materiale per il loro studio.
Così ho rinnovato l’abbonamento e le pagine del blog sono di nuovo disponibili!
Adesso però vedete di studiare 😉

Elezioni del Presidente del Senato

24 marzo 2018

Il primo compito dei nuovi parlamentari eletti è l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Ieri i lavori sono iniziati.

Ripassiamo le modalità per eleggere il Presidente del Senato.

A Palazzo Madama la votazione avviene a scrutinio segreto e lo spoglio è pubblico.

Per essere eletto al primo scrutinio e al secondo scrutinio, il candidato deve raggiungere la maggioranza assoluta dei componenti del Senato (161 voti).

Al terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei presenti.

Qualora nessun candidato dovesse ottenere un numero sufficiente di voti, nello stesso giorno si procede al ballottaggio tra i due che hanno conseguito il maggior numero di preferenze.

Se i due candidati dovessero ottenere un numero uguale di voti, sarà eletto il più anziano dei due.


OCSE-PISA 2012

16 novembre 2014

L’Ocse ha pubblicato i risultati delle prove svolte a livello internazionale nel 2012. L’Ocse-Pisa è un’indagine internazionale che si svolge ogni 3 anni per confrontare i risultati delle scuole e i sistemi di istruzione di tutti i paesi dell’area Ocse.

43 studenti di 15 anni della nostra scuola, scelti a campione dall’Invalsi, hanno svolto le prove relative a matematica, lettura, scienze. Nel 2012 l’ambito prevalente riguardava la matematica con domande anche di problem solving e in ambito finanziario.

Mentre l’Italia ha ottenuto risultati poco lusinghieri, i ragazzi dell’Istituto Oriani hanno ottenuto risultati eccezionali: nelle prove di matematica il punteggio medio raggiunto è di 549 a fronte di una media italiana di 485, nella comprensione del testo il punteggio è di 546, a fronte di una media italiana di 490, nelle scienze il punteggio è di 552 a fronte di una media italiana di 494.

Confermiamo i risultati del 2008. Che dire? BRAVISSIMI!

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A ciascuno il suo

19 ottobre 2014

Cosa rispondereste ad un prof che vi dicesse così?

“Non intendo trattare neppure due di voi allo stesso modo e niente proteste al riguardo.
Alcuni dovranno scrivere lunghe relazioni, altri avranno il permesso di farle più corte; alcuni dovranno leggere articoli chilometrici, altri articoli brevi. Così stanno le cose. Ognuno apprende in modo diverso e se qualcuno ha esigenze particolari, me lo faccia sapere e io penserò a studiare qualcosa di più adatto a lui. Ma non voglio sentire lamentele su quello che faccio per gli altri.”

Sareste d’accordo? Vi sembrerebbe giusto? Vi piacerebbe? La discussione è aperta

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“Restiamo umani”

6 ottobre 2013

Ho pensato molto a questo post dopo la strage di Lampedusa. Dal primo istante ho pensato di scrivere, ma qualcosa mi tratteneva. Le parole mi sembravano tremendamente vuote. Poi ho capito. Ho capito che il disagio che provavo nasceva da una sensazione di ipocrisia. Tutti i giorni i migranti rischiano la vita. Tutti i giorni nel Mediterraneo avvengono episodi simili, anche se di dimensioni più ridotte. Non succedono per fatalità. Sono cronache di morti annunciati. Eppure succedono nell’indifferenza. Molti studenti venerdì non sapevano neppure cosa fosse successo. Molti altri avevano visto qualche immagine ma “non avevano capito”. Ai più è sembrata una notizia come tante, il racconto di un episodio lontano che li ha turbati forse solo per il numero di morti eccezionale, dopo di che sono tornati tutti alle loro comode vite, senza nessun turbamento o quasi. E tutte quelle persone  con le loro storie, i loro drammi, le loro famiglie, sono tornate ad essere nessuno. E allora mi è sembrato ipocrita il lutto nazionale, il minuto di silenzio, il falso buonismo.

Nonostante questo però ho pensato che non potevo tacere. Lo voglio fare nella speranza di suscitare un dibattito qui o in classe. Nella speranza che prima o poi ci sentiremo tutti cittadini di questo piccolo pianetino in mezzo all’universo, dove confini e barriere non riusciranno a trattenere  chi cerca una vita migliore.

Nella speranza che prima o poi i morti non saranno solo un numero su una bara.

strage

 


W la Repubblica

2 giugno 2013

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classi seconde: nuovo Governo

30 aprile 2013

GOVERNO


classi seconde: fiducia in Senato

30 aprile 2013

Dopo di voto di fiducia ottenuto ieri alla Camera dei Deputati, oggi il Governo Letta ottiene la fiducia dal Senato della Repubblica.

  • 233 sì, 59 no, 18 astenuti

senato


classi seconde: lista dei ministri

28 aprile 2013

La procedura della formazione del nuovo Governo è avviata e sembra si concluderà nel giro di pochi giorni. Ieri il Presidente del Consiglio incaricato ha presentato al Presidente della Repubblica Napolitano la lista dei nuovi ministri. Oggi alle 11.00 il giuramento.