Ringrazio la segnalazione di Annarita che dal suo blog Scientificando suggerisce questo interessantissimo video.
Si guarda tutto d’un fiato e lascia una gran voglia di conoscere meglio la storia 😉
Buona visione.
Ringrazio la segnalazione di Annarita che dal suo blog Scientificando suggerisce questo interessantissimo video.
Si guarda tutto d’un fiato e lascia una gran voglia di conoscere meglio la storia 😉
Buona visione.
Tra le tante spese da affrontare con l’inizio del nuovo anno c’è anche il canone della Tv che quest’anno è anche aumentato: 109 euro. C’è da dire che l’aumento riguarderà solo noi pochi eletti che lo paghiamo, visto che il canone Rai è la tassa più evasa nel nostro Paese. Voi cosa ne pensate?
E’ stato approvato al Senato il disegno di legge n. 733 che fa parte del cosiddetto ”pacchetto sicurezza” ed ora è in corso di approvazione definitiva alla Camera dei Deputati.
In questo provvedimento è prevista la possibilità, per i medici delle strutture pubbliche cui si rivolga un immigrato non in regola con il permesso di soggiorno di segnalarlo all’autorità.
Voi cosa ne pensate?
In un momento come questo, in cui si mette in discussione il valore della nostra Costituzione, non mi resta che ricordarvi le indimenticabili parole di Calamandrei:
“…Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove fuorno impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.”
Piero Calamandrei (1889-1956) / Discorso agli studenti milanesi (1955)
In alcune classi stiamo affrontando il problema delle discriminazioni tra uomini e donne. Discriminazioni che nel nostro paese, ancora oggi, sono molto forti e diffuse.
Volevo allora segnalare alla vostra attenzione questa notizia: l’europarlamentare svedese Eva Britt ha proposto un rapporto (per ora non ancora obbligatorio negli stati U.E.) che propone l’eliminazione dalla pubblicità di tutti gli stereotipi di genere. Basta quindi con le donne tutte casa e famiglia, sempre belle e sorridenti, felici di fare il bucato, che amano lavatrici e lavastoviglie. E basta anche con gli uomini giovani, forti e macho alla guida di potenti auto.
La pubblicità, afferma il rapporto, ha un grande ruolo: è fatta per influenzare gli individui. E questi spot sono negativi sopratutto perché influenzano i giovani che dalla Tv prendono tutto, modelli di comportamento compresi.
Secondo voi il problema esiste oppure oggi non esistono più discriminazioni tra uomini e donne? La pubblicità ha un ruolo così forte nell’influenzare i nostri modelli di comportamento? Il cambiamento degli spot potrebbe produrre qualche effetto nelle nostre vite?
Oggi è il 10 dicembre, una giornata importantissima per i diritti dell’uomo. Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Cosa sono i diritti umani? Sono i diritti che appartengono ad ogni essere umano in quanto tale e che sono quindi validi in qualunque luogo si viva, in qualunque epoca storica. Per una riflessione mi piace riportare questo brano di Umberto Eco:
Ogni uomo ha nozioni su cosa significhi percepire, ricordare, avvertire desiderio, paura, tristezza o sollievo, piacere o dolore, ed emettere suoni che esprimano questi sentimenti. Pertanto si hanno concezioni universali circa la costrizione: non si desidera che qualcuno ci impedisca di parlare, vedere, ascoltare, dormire, ingurgitare o espellere, andare dove vogliamo: soffriamo che qualcun ci leghi o ci costringa in segregazione, ci percuota, ferisca o uccida, ci assoggetti a torture fisiche o psichiche che diminuiscano o annullino la nostra capacità di pensare – da In che cosa crede chi non crede? U. Eco
Sono passati 60 anni e di strada da fare, purtroppo, ce n’è ancora tanta 😦
Siamo in crisi. Sarà un Natale di crisi. Sarà un 2009 di crisi. “Crisi” è la parola che più riempie giornali, telegiornali, talk-show, dibattiti di ogni tipo. Ne parlano tutti. Eppure gli italiani continuano a buttare nella spazzatura 560 euro l’anno, il 10% della spesa. A svelarlo è la Coldiretti, in collaborazione con Aduc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), in occasione della giornata della Colletta Alimentare.
Sono lontani i tempi in cui le nostre mamme non buttavano mai niente, stavano molto attente alla spesa e sapevano come utilizzare ogni piccolo avanzo. Ma forse basterebbe poco per ritrovarsi qualche soldino in più.
Voi che dite? State cambiando un po’ le vostre abitudini o vi sembra che non sia cambiato nulla? Sarà il solito Natale?
Ultimo rapporto annuale su “abitudini e stili di vita degli adolescenti” stilato dalla società italiana di pediatria, disegna le abitudini della vostra generazione. Riassumo:
La rete: l‘uso di computer e internet è in netta crescita. Se nel 2007 il 95% dei ragazzi intervistati dichiarava di avere in casa un computer e il 30% di andare in rete ogni giorno, nel 2008, a parità di numero di possessori di pc, l’uso quotidiano cresce di oltre il 10%, arrivando a 42,4%. Solo il 12% non si collega mai. I ragazzi continuano a guardare molto la televisione – il 60% da una a tre ore al giorno – e ne sono condizionati, imitando i comportamenti dei personaggi che ammirano (56,2%). In rete scaricano e condividono video (76,5%), chattano (69,9%), e vanno su YouTube. Usano molto la webcam (41,9%), e la maggior parte di loro ha un blog personale (47,2%) in cui racconta di sé, pubblica foto e mette a disposizione musica.
Fumo, alcol e droga in crescita: il 30,2% degli adolescenti intervistati ammette di aver fumato sigarette (era il 23,6% nel 2007), il 6,4% di aver fumato canne (contro il 4,2% del 2007), il 40,5% beve vino (era il 39,4% nel 2007) e il 10,6% si è ubriacato (contro il 9,4% dello scorso anno).
Genitori soft: per il 70% degli adolescenti le regole imposte in casa dai genitori sono adeguate, per l’11% addirittura troppo permissive. Gli adolescenti, quando hanno un problema da risolvere, vanno prima dagli amici (44,7%) che dalla mamma (41,9%); meno che meno poi dal padre (20%) e dagli insegnanti (3,3%).
Bullismo: il 70%, di ragazzi che dice di aver assistito ad atti di bullismo (che si spiega con il volersi dimostrare forti, nell’83% dei casi o per farsi ammirare dal gruppo, nel 79,6% dei casi). Diminuisce però la percentuale di chi considera giusto che la vittima riferisca la cosa ad un adulto (76,8% contro il 79,2% dello scorso anno), e aumenta parallelamente chi considera questo atteggiamento da fifone o spia (22% contro il 20%).
Abitudini alimentari : migliorano le abitudini alimentari per i fuori pasto. Tra gli snack consumati quotidianamente dai ragazzi risultano ai primi posti latte (56,1%) e frutta (52,9%). Seguono succhi di frutta e cereali e solo molto più in basso le famigerate merendine confezionate (17,2%).
Modelli di riferimento : i modelli di riferimento che i ragazzi apprezzano di più sono poliziotti e carabinieri (di cui il 60,9% si fida), poi insegnanti, preti e medici. Molto meno giornalisti e politici, a fine classifica rispettivamente con il 9,9% e l’8,9%.
Come vi sembra questo ritratto? Vi riconoscete? Cosa condividete di più? Cosa non vi sembra esatto?
Avevo letto questa notizia già qualche settimana fa. A Rimini qualcuno aveva dato fuoco ad un barbone. Già la notizia mi era sembrata drammatica. Adesso i responsabili: quattro giovani, tra i 19 e 20 anni, di buona famiglia, avrebbero ammesso le loro responsabilità, dichiarando di aver compiuto il gesto per divertimento. Si sono persino vantati del gesto per telefono commentando gli articoli sul giornale.
Ma in che mondo viviamo?